Villa Sormani è una tipica casa di campagna con parco inserita nel centro storico della città. Sua caratteristica la doppia facciata: la facciata a nord estremamente sobria, priva di decorazioni, con due ordini di finestre regolari, non tinteggiata; la facciata a sud è al contrario estremamente curata, dipinta di colore giallo lombardo, con una mensola di cemento decorativo a fare da sottogronda. La storia del palazzo risale, pare, al 1274, quando l'antica famiglia locale dei Ronzoni possedeva case in Mariano nella contrada di Sumella (oggi via Montebello). Nel 1712 don Giovanni Ronzoni sull'area di una di quelle case e di una contigua, già appartenuta alla famiglia Marliani, vicari perpetui e feudatari di Mariano, fece costruire la villa quale è pervenuta fino a noi. Estinti nel 1844 i Nobili Ronzoni, la dimora venne ereditata dai nobili Calchi Novati che la tennero per cento anni. A partire dal 1961 il Conte Alberto diede corso a lavori radicali di restauro che riportarono la villa agli splendori passati.
Il parco di oltre 4000 mq, dopo numerose trasformazioni, ha ora assunto l'aspetto di giardino “all'inglese”.
Villa Sormani è sottoposta a vincolo della Sovrintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici della Lombardia.
Divenuta proprietà comunale nel 2004, dal 2019 è stata oggetto di un importante intervento di recupero a cura del Comune di Mariano Comense secondo il progetto "Villa Sormani cuore culturale del territorio" finanziato da Fondazione Cariplo.
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